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Gli Studi virtuali ReteNeTVision, una rivoluzione tecnologica

I nuovi format della Web-TV milanese si basano su partecipanti remoti in uno studio TV virtuale

ReteNeTVision è nata quasi 10 anni fa da un'idea di Luigi Cardone e da tecnologie software Euroteam.

Una TV nata "dal basso", senza i vincoli delle TV ufficiali, dedicata alla gente comune: niente politica ed eventi ufficiali, solo spettacoli, sport, wellness, hobby, ...

Già quando è nata, ospitata dal sito Webxtutti, utilizzava tecnologie non comuni: poteva trasmettere da qualunque posto utilizzando solo un cellulare e la banda 3G per il collegamento al centro. Con solo 250 kbit/secondo di banda riusciva a dare immagini di buona qualità.

Sono nati così programmi su spettacoli di strada, karaoke nei bar, eventi musicali anche in luoghi inconsueti (vedi l'esibizione di Rosanna Piccinni).

Oggi un nuovo salto tecnologico di avanguardia, basato su una piattaforma software/hardware realizzata internamente, gestisce programmi i cui partecipanti appaiono un uno studio TV virtuale pur essendo tutti in località remote.

In pratica più canali TV da luoghi diversi sono fusi in uno solo con una regia che consente anche, zoom su chi parla, effetti speciali, cambio di scenari, ecc.

Inoltre la tecnologia chroma-key "estrae" l'immagine della persona dallo sfondo: appare seduta nello studio TV virtuale, non si vede il locale da cui arriva l'immagine. Due esempi valgono più delle parole:

QUI la regia a Milano gestisce una tavola rotonda fra persone a Sassari, Mosca e Lisbona. L'intervistatrice seduta alla scrivania in realtà è a Sassari.

QUI i partecipanti sono molti di più, sparpagliati in mezza Italia: Fra questi Franco Ligas, il ben noto giornalista sportivo di Mediaset.

E' importante notare che con questo approccio anche personaggi molto noti, certo non disponibili a recarsi nello studio di Milano, accettano volentieri di partecipare alle trasmissioni da dove si trovano.

La Web-TV ha due importanti vantaggi sulla TV tradizionale: è visibile in tutto il mondo e non ha bisogno di una rete di antenne con relativi vincoli economici e tecnici.

Per questo la TV tradizionale è destinata a una morte lenta, a mano a mano che verranno meno i finanziamenti che tengono in piedi le sue poltrone legate alla politica e a interessi di parte.


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I nuovi format della Web-TV milanese si basano su partecipanti remoti in uno studio TV virtuale

ReteNeTVision è nata quasi 10 anni fa da un'idea di Luigi Cardone e da tecnologie software Euroteam.

Una TV nata "dal basso", senza i vincoli delle TV ufficiali, dedicata alla gente comune: niente politica ed eventi ufficiali, solo spettacoli, sport, wellness, hobby, ...

Già quando è nata, ospitata dal sito Webxtutti, utilizzava tecnologie non comuni: poteva trasmettere da qualunque posto utilizzando solo un cellulare e la banda 3G per il collegamento al centro. Con solo 250 kbit/secondo di banda riusciva a dare immagini di buona qualità.

Sono nati così programmi su spettacoli di strada, karaoke nei bar, eventi musicali anche in luoghi inconsueti (vedi l'esibizione di Rosanna Piccinni).

Oggi un nuovo salto tecnologico di avanguardia, basato su una piattaforma software/hardware realizzata internamente, gestisce programmi i cui partecipanti appaiono un uno studio TV virtuale pur essendo tutti in località remote.

In pratica più canali TV da luoghi diversi sono fusi in uno solo con una regia che consente anche, zoom su chi parla, effetti speciali, cambio di scenari, ecc.

Inoltre la tecnologia chroma-key "estrae" l'immagine della persona dallo sfondo: appare seduta nello studio TV virtuale, non si vede il locale da cui arriva l'immagine. Due esempi valgono più delle parole:

QUI la regia a Milano gestisce una tavola rotonda fra persone a Sassari, Mosca e Lisbona. L'intervistatrice seduta alla scrivania in realtà è a Sassari.

QUI i partecipanti sono molti di più, sparpagliati in mezza Italia: Fra questi Franco Ligas, il ben noto giornalista sportivo di Mediaset.

E' importante notare che con questo approccio anche personaggi molto noti, certo non disponibili a recarsi nello studio di Milano, accettano volentieri di partecipare alle trasmissioni da dove si trovano.

La Web-TV ha due importanti vantaggi sulla TV tradizionale: è visibile in tutto il mondo e non ha bisogno di una rete di antenne con relativi vincoli economici e tecnici.

Per questo la TV tradizionale è destinata a una morte lenta, a mano a mano che verranno meno i finanziamenti che tengono in piedi le sue poltrone legate alla politica e a interessi di parte.


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Una TV nata "dal basso", senza i vincoli delle TV ufficiali, dedicata alla gente comune: niente politica ed eventi ufficiali, solo spettacoli, sport, wellness, hobby, ...

Già quando è nata, ospitata dal sito Webxtutti, utilizzava tecnologie non comuni: poteva trasmettere da qualunque posto utilizzando solo un cellulare e la banda 3G per il collegamento al centro. Con solo 250 kbit/secondo di banda riusciva a dare immagini di buona qualità.

Sono nati così programmi su spettacoli di strada, karaoke nei bar, eventi musicali anche in luoghi inconsueti (vedi l'esibizione di Rosanna Piccinni).

Oggi un nuovo salto tecnologico di avanguardia, basato su una piattaforma software/hardware realizzata internamente, gestisce programmi i cui partecipanti appaiono un uno studio TV virtuale pur essendo tutti in località remote.

In pratica più canali TV da luoghi diversi sono fusi in uno solo con una regia che consente anche, zoom su chi parla, effetti speciali, cambio di scenari, ecc.

Inoltre la tecnologia chroma-key "estrae" l'immagine della persona dallo sfondo: appare seduta nello studio TV virtuale, non si vede il locale da cui arriva l'immagine. Due esempi valgono più delle parole:

QUI la regia a Milano gestisce una tavola rotonda fra persone a Sassari, Mosca e Lisbona. L'intervistatrice seduta alla scrivania in realtà è a Sassari.

QUI i partecipanti sono molti di più, sparpagliati in mezza Italia: Fra questi Franco Ligas, il ben noto giornalista sportivo di Mediaset.

E' importante notare che con questo approccio anche personaggi molto noti, certo non disponibili a recarsi nello studio di Milano, accettano volentieri di partecipare alle trasmissioni da dove si trovano.

La Web-TV ha due importanti vantaggi sulla TV tradizionale: è visibile in tutto il mondo e non ha bisogno di una rete di antenne con relativi vincoli economici e tecnici.

Per questo la TV tradizionale è destinata a una morte lenta, a mano a mano che verranno meno i finanziamenti che tengono in piedi le sue poltrone legate alla politica e a interessi di parte.


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