L’"Angelo incarnato"

L’opera fu ritrovata nel 1991 in Germania suscitando clamore nel mondo, perché ritenuta scabrosa e imbarazzante.
Venne esposta a Stoccolma, Malmö, Göteborg, Rotterdam, Berlino, Pretoria, Firenze e ora, per la prima volta in Svizzera, a Lugano.
Fu realizzata nei primi anni del 1500, a carboncino o pastello su foglio blu. Rappresenta la figura dell’androgino, che nel neoplatonismo rappresenta la completezza e l’integrazione, incarnando l’esemplare di uomo perfetto, risultato della mescolanza tra i caratteri maschili e femminili.
I connotati esplicitamente erotici e sensuali mostrano un adolescente languido, dal seno e dalla capigliatura femminili, ma con sorriso beffardo e compiacente e una virilità ostentata, che rivela l’ambiguità sia anatomica che morale dell’opera. _________________________

Carlo Pedretti

Carlo Pedretti è considerato uno dei maggiori esperti viventi della vita e delle opere di Leonardo Da Vinci.
E' professore emerito di storia dell'arte italiana, titolare della cattedra di studi su Leonardo presso l'Università della California (Los Angeles), dove dirige il Centro Hammer di Studi Vinciani e membro della commissione ministeriale per l'Edizione Nazionale
Ha ricevuto la Medaglia d'Oro alla Cultura della Repubblica Italiana e la Congressional Citation. Gli è stata conferita la laurea honoris causa dalle Università di Ferrara, Urbino, Cattolica (Milano), Caen (Francia) e la cittadinanza onoraria di Arezzo e di Vinci.